Situata nel cuore della Toscana, Firenze è una delle città più belle e visitate al mondo. La culla del Rinascimento ancora oggi ospita i capolavori di grandi artisti rinascimentali che a Firenze hanno lavorato e vissuto.
Il Rinascimento fu una grande stagione artistica, letteraria, scientifica e filosofica inaugurata all’inizio del XV secolo e durata circa duecento anni. Il termine è di origine ottocentesca ma fa riferimento al concetto, già espresso dallo studioso cinquecentesco Giorgio Vasari, di “rinascita delle arti”, rifiorite dopo la presunta decadenza culturale del Medioevo.
Per lo sviluppo di questa epoca decisivo fu lo studio dell’arte classica, molti artisti fiorentini, infatti, si recarono a Roma per studiare le statue e i monumenti antichi, reinterpretandoli con uno spirito nuovo.
Le regole dell’arte classica, come la ricerca dell’armonia, dell’equilibrio, della semplicità e della bellezza, vennero riprese dagli artisti del tempo, in quanto ritenute adatte ad esprimere i moderni contenuti rinascimentali legati all’uomo e alla realtà.
Nel XV secolo, al culmine del Rinascimento, Firenze raggiunse il suo massimo splendore, grazie alla concentrazione di personalità straordinarie e brillanti.
Tra i grandi artisti vissuti a Firenze che hanno reso possibile la stagione del Rinascimento è doveroso ricordare Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti in architettura e Beato Angelico nella pittura.
Filippo Brunelleschi
Filippo Brunelleschi (1377-1446) è stato da sempre considerato il “padre del Rinascimento”.
Iniziò la sua carriera come scultore, partecipando al concorso del 1401 per la seconda porta del Battistero di Firenze: un evento che segnò l’inizio dell’avventura rinascimentale. In seguito decise di trasferirsi a Roma per studiare l’architettura antica.
Brunelleschi lasciò definitivamente Roma entro il 1418, per fare ritorno a Firenze. Nella sua città, infatti, era stato annunciato il concorso per la cupola del Duomo, cui Filippo partecipò vincendolo.
La cupola è ancora oggi considerata il suo assoluto capolavoro, tanto da essere ricordata da tutti come Cupola del Brunelleschi.
Leon Battista Alberti
Leon Battista Alberti (1404-1472) è stato una delle più importanti figure di architetto intellettuale del Rinascimento.
Fu uomo dalla cultura sconfinata, capace di passare, senza sforzo apparente, dagli studi letterari a quelli filosofici o a quelli filologici e artistici.
Alberti fu dunque un grande artista ma prima di tutto un grandissimo teorico, capace di guidare l’evoluzione del classicismo dall’esordio del XV secolo fino ai nostri giorni. A lui si devono importantissimi testi sull’arte e sull’architettura.
Beato Angelico
Beato Angelico (1400 ca.-1455), pittore fiorentino, fu prima di tutto un monaco. Si chiamava Guido di Pietro, entrato nell’ordine domenicano dopo il 1418, scelse di farsi chiamare Fra’ Giovanni. Ma oggi è noto, appunto, come Beato Angelico.
Beato Angelico usò la pittura per raccontare, attraverso le immagini, l’esperienza del suo intimo rapporto con Cristo. Le opere migliori di Beato Angelico furono realizzate, fra il 1438 e il 1447, nel Convento di San Marco a Firenze.
Il pittore Beato Angelico nacque nel paese di Vicchio, a pochi chilometri da Villa Campestri Olive Oil Resort, dove vi aspettiamo per un incredibile tour alla scoperta dei grandi artisti rinascimentali vissuti a Firenze!
Firenze e la sua provincia hanno dato in pochi anni al mondo dell’arte più di quanto intere nazioni siano riuscite ad offrire in millenni.
Sia nel Medioevo che durante il Rinascimento, questa zona sembrava sfornare talenti sublimi in ogni campo.
In questo fazzoletto di terra, secondo alcuni studi, si erano create delle condizioni ideali per lo sviluppo dell’arte.
Vediamo di capire meglio le dinamiche che si erano innestate in quel preciso momento e di approfondire l’opera di tre geni assoluti che si muovevano in quella Firenze rinascimentale.
Uno dei punti di forza su cui puntava Firenze per la creazione di artisti di alto livello, erano le botteghe di maestri d’arte che prendevano a lavorare dei ragazzi per sviluppare il loro talento.
La bottega di Filippo Lippi, ad esempio, nel 1460 prende a lavorare un ragazzo di nome Sandro Botticelli. Ma nella vicina bottega di Andrea Verrocchio come apprendisti ci sono Leonardo da Vinci, Pietro il Perugino e Domenico il Ghirlandaio.
Nel 1467 Botticelli decide di passare alla bottega del Verrocchio, mentre il Ghirlandaio quando qualche anno dopo aprirà in proprio la sua personale bottega prenderà come apprendista un tredicenne che si chiamava Michelangelo Buonarroti.
Anche Pietro il Perugino, nei primi anni Settanta del Quattrocento, apre bottega a Firenze e tra i suoi allievi troviamo un certo Raffaello Sanzio.
Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Domenico il Ghirlandaio, il Verrocchio, il Perugino, Michelangelo Buonarroti, Raffaello… questi artisti basterebbero a nobilitare un intero continente per diversi secoli, invece facevano tutti parte del sistema delle botteghe fiorentine nello stesso arco di tempo.
Ecco l’eccezionalità di Firenze. Un vero e proprio ambiente ideale per lo sviluppo di tutte le arti che in brevissimo tempo si è trasformato in un punto di riferimento universale dello splendore.
Come abbiamo già accennato Botticelli, uno dei massimi vertici della pittura e simbolo stesso del Rinascimento, è stato formato dal grande Filippo Lippi e dal Verrocchio che lo hanno aiutato a sviluppare il suo immenso talento.
Nella sua carriera Botticelli ha creato molti capolavori assoluti tra cui si ricordano particolarmente “La Primavera” e “La nascita di Venere” conservati entrambi agli Uffizi.
Il genio per antonomasia. Leonardo non ha bisogno di alcuna presentazione: è infatti considerato una delle menti più brillanti di ogni tempo.
Inventore, scrittore, poeta, pittore, scultore, disegnatore, scenografo, matematico, architetto, filosofo, musicista, ingegnere… la lista potrebbe continuare.
Le sue opere sono conservate nei più importanti musei del mondo: ogni suo piccolo schizzo o appunto è considerato inestimabile.
La sua opera più iconica è senza dubbio “La Gioconda” conservata al museo del Louvre.
Michelangelo è semplicemente uno dei vertici massimi mai raggiunti dal genio creativo. Anch’egli polivalente: architetto, scultore, pittore, poeta…
La sua opera più iconica nella scultura è probabilmente “Il David” esposto nella Galleria dell’Accademia di Firenze, per quanto riguarda la pittura probabilmente gli affreschi della Cappella Sistina a Roma sono i suoi lavori più famigerati, per quanto riguarda la carriera di architetto la sua opera più celebre è la cupola di San Pietro.
Se anche tu sei appassionato della più bella arte mai prodotta, allora ti aspettiamo a Villa Campestri Olive Oil Resort per un soggiorno rilassante e alla scoperta degli artisti rinascimentali di Firenze.
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