Tra gli artisti che sono nati in Toscana, ci sono moltissimi pittori che hanno segnato in maniera indelebile la Storia dell’Arte. Questo è dovuto al fatto che non solo hanno rivoluzionato il modo di rappresentare la realtà, ma anche perché hanno saputo influenzare profondamente le produzioni artistiche. Questo vale sia per quelle ad essi contemporanee, sia rispetto a quelle venute nei secoli successivi.
Tra i pittori toscani che merita maggiormente questo tipo di riconoscimento, a livello mondiale, c’è senza ombra di dubbio Giotto, che fu anche architetto. Ciò è dovuto al fatto che le sue opere più famose sono ormai entrate a far parte dell’immaginario popolare e collettivo.
Giotto nacque nella seconda metà del XIII secolo, probabilmente a Vicchio, da una famiglia di piccoli proprietari terrieri che si trasferì a Firenze.
Qui il giovane venne affidato alla bottega di Cimabue, da cui si distinse al punto che già durante la sua vita nacquero diverse leggende.
Tra queste, oltre alla famosa capacità di disegnare un cerchio perfetto senza l’uso del compasso riportata anche dal Vasari, ce n’è una che è stata rappresentata da diversi pittori successivi a Giotto. Si tratta dell’episodio secondo il quale il Cimabue avrebbe compreso il talento del suo discepolo vedendolo disegnare in modo realistico delle pecore, usando semplicemente del carbone su un sasso.
Un altro mito vede il maestro fiorentino vittima di uno scherzo, poiché il giovane Giotto avrebbe disegnato, su una tela, una mosca così realistica che lo stesso Cimabue avrebbe poi tentato di scacciare. Una volta compreso lo scherzo, fu il momento di congedare l’allievo, la cui formazione era ormai completata.
Tutte queste storie dimostrano come il pittore fiorentino fosse apprezzato per la grande abilità tecnica e per la naturalezza della sua arte. Tanto che arrivò ad aprire la propria bottega e ad essere circondato da una grande quantità di allievi.
A questi affidava le opere minori o lo sviluppo di quelle più importanti, ma solo dopo averne importato i bozzetti.
I meriti maggiori di Giotto sono talmente rivoluzionari da aver reso obsolete le opere d’arte a lui immediatamente precedenti.
Tra queste capacità rientra non solo l’uso della prospettiva, fino ad allora non utilizzata in Europa, ma anche l’abilità nella realizzazione del chiaroscuro, capace di apportare realismo e profondità ai suoi disegni.
Tutto questo creò una netta scissione con i dettami dell’arte bizantina, profondamente statica e priva di qualsiasi contesto naturalistico o paesaggistico.
Al contrario, le figure di Giotto superano la bidimensionalità e sono inserite in una narrazione viva, tanto da arrivare a dialogare tra loro quando la composizione lo permette, mostrando una forte espressività emotiva.
Tra le opere più importanti di Giotto pittore rientrano senza dubbio il fiorentino Crocifisso di Santa Maria Novella, il Ciclo delle Storie di San Francesco nella Basilica di Assisi e la Cappella degli Scrovegni di Padova, al cui interno si trova il famosissimo affresco che rappresenta L’Ultima Cena.
Se vuoi scoprire la figura e il talento di Giotto ti aspettiamo a Villa Campestri Olive Oil Resort nel Mugello, a pochi chilometri da Vicchio, dove ancora oggi è possibile visitare la casa natale di Giotto.
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