Il glicine è una pianta talmente affascinante che spopola anche sui social, ad aprile e maggio, i mesi di eccellenza per la fioritura si trovano cosí tante foto di glicine che l’hashtag: #wisteriamania diventa di tendenza su Instagram.
In Toscana si trovano dei meravigliosi glicini fioriti che sembrano delle cartoline senza tempo!
La pianta della glicine arriva in Europa solo nel’ XIX Secolo dal Nord America Orientale nonostante sia originaria della Cina e addirittura sono stati rinvenuti delle forme fossili del Miocene che ne provano la lunga presenza e diffusione nel nostro pianeta.
I giardini e i parchi europei non erano adornati di questa bellissima pianta rampicante per il lungo periodo in cui il lontano Oriente rimase interdetto agli stranieri.
Entrambi i termini sono corretti, semplicemente hanno etimologie differenti.
Il termine glicine deriva dall’antico glikìs, nome greco per indicare la dolcezza del nettare del glicine ed è quello tutt’ora usato in Italia.
Il nome scientifico della pianta è invece Wisteria, Thomas Nuttall , famoso botanico inglese e scrittore del The genera of American Plants, nel 1819 definí questa pianta proveniente dall’America del nord Wisteria in onore dell’illustre Kaspar Wistar anatomopatologo tedesco e amico personale di Nuttall.
Girando nelle vie delle vostre città o curiosando su internet troverete glicini di piú varietà.
Basti pensare che in tedesco questa pianta si chiama blauregen, ovvero pioggia blu, mentre in cinese si dice zi teng, cioè vite blu.
Il glicine è facilmente riconoscibile per i suoi fiori a grappoli che variano dall’azzurro chiaro al violetto. La pianta è rampicante e può raggiungere un’altezza di 15 metri.
Come sappiamo ogni fiore cela un significato, alcuni piú conosciuti, tipo le rose rosse per dimostrare il proprio amore, altri piú antichi.
Il glicine è presente in storie e leggende cinesi e giapponesi come dono di amicizia e benevolenza, pare che l’imperatore giapponese ne regalasse una piccola pianta ai suoi visitatori stranieri come simbolo di amicizia e legame.
Camminando nelle nostre bellissime città spesso si intravedono violacei glicini uscire da cancelli o mura di palazzi, cosí belli che bisogna fare attenzione a non perdere la concentrazione se si sta guidando!
Tra tutti i glicini però uno vince su tutti per bellezza: il glicine di Villa Bardini a Firenze!
Nella meravigliosa cornice del giardino di Villa Bardinichiuso tra le mura medievali della città di Firenze si trova il glicine più incredibile della Toscana, ad essere precisi i glicini.
I glicini di Villa Bardini si estendono su un pergolato di 70 metri e largo 4,5 metri che quando fiorisce diventa un vero e proprio tunnel colorato.
Questo tunnel colorato ricorda altri tunnel, in questo caso di lecci, nel vicino e piú antico giardino di Boboli.
I glicini del tunnel provengo dalla collezione di un vivaista di Pistoia e sono: Wisteria Floribonda, Royal purple giapponese, Showa Beni e Wisteria Prolific.
Queste varietà creano un tunnel con colori che variano dal porpora e viola scura, al rosa per arrivare al viola.
Vi aspettiamo a Villa Campestri per consigliarvi altri bellissimi glicini presenti nel Mugello e accogliervi in una regione ricca dal punto di vista naturalistico, culturale e artistico!
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